Bonus facciate 90%, a rischio le manutenzioni ordinarie

Tetti di spesa e obiettivi di efficientamento energetico. Il bonus facciate potrebbe assumere nuovi connotati, almeno stando agli emendamenti al disegno di legge di Bilancio 2020 segnalati dai gruppi parlamentari. Rispetto alla versione iniziale, le proposte introducono dei limiti alla nuova detrazione fiscale, che dovrebbe debuttare da gennaio.
 
Partita aperta sui lavori di manutenzione ordinaria sulle facciate. La bozza del ddl li annovera tra gli interventi agevolabili, alcuni emendamenti cercano di darne una definizione più precisa, ma il Movimento 5 Stelle vorrebbe escluderli, riservando la detrazione a lavori più impattanti.
 

Bonus facciate, tetto di spesa a 192mila euro

Il bonus facciate abbozzato nel ddl di Bilancio non prevede limiti di spesa e si può ottenere anche con semplici lavori di manutenzione. Un emendamento del Movimento 5 Stelle (25.1) propone un tetto di spesa doppio rispetto al bonus ristrutturazioni, quindi 192mila euro per il 2020 e 96mila euro per gli anni successivi. Ricordiamo infatti che il bonus ristrutturazioni "potenziato", prorogato di anno in anno, prevede un tetto di spesa di 96mila euro (a fronte di una detrazione del 50%). Quando il Governo deciderà di non prorogare più il potenziamento, il bonus avrà un tetto di 48mila euro (con detrazione del 36%).
 

Bonus facciate, no alle manutenzioni ordinarie

Lo stesso emendamento del M5S (25.1) propone di limitare il bonus agli interventi di di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e ristrutturazione urbanistica, finalizzati al recupero o restauro delle facciate principali degli edifici prospicienti negli spazi pubblici o da essi direttamente visibili.
 

Bonus facciate e isolamento termo-acustico

Forza Italia ha presentato un emendamento (25.23) con cui propone di legare il bonus facciate alla realizzazione di opere di isolamento termo-acustico sulle mura perimetrali degli edifici.
 

Bonus facciate anche per pulitura e tinteggiatura

Fratelli d’Italia prova a definire nel dettaglio gli interventi che danno diritto al bonus facciate. Con l’emendamento 25.35 stabilisce che tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria rientrano i lavori di pulitura, tinteggiatura e verniciatura dei serramenti esterni, quali cancelli, ringhiere, serrande, avvolgibili, persiane e scuri.

 

 

Bonus facciate per interventi su balconi

La Lega dà una definizione (emendamento 25.52) della facciata, spiegando che comprende i lati esterni ed interni dell’edificio, compresi gli elementi architettonici che, per loro natura, sono parte integrante dei suoi connotati e del suo aspetto, come i balconi.
 

Bonus facciate per incapienti e società

Lo stesso emendamento (25.52) propone che, in caso di incapienza Irpef, la detrazione sia operata sulla cedolare secca sui canoni di locazione.
 
La Lega propone infine che possano usufruire del bonus facciate anche le società immobiliari di gestione per gli interventi realizzati sugli edifici residenziali.
 

Bonus facciate, e gli edifici produttivi?

Questi emendamenti sono quelli sopravvissuti ad una prima scrematura. Nei gironi scorsi sono state avanzate migliaia di proposte emendative. I gruppi parlamentari ne hanno poi segnalato un gruppo inferiore, da presentare all’esame delle Commissioni.
 
Non figurano ad esempio nel gruppo di emendamenti segnalati, quelli, proposti dal centrodestra, volti all’estensione del bonus facciate anche agli edifici produttivi né quelli trasversali per il coordinamento del bonus facciate con il meccanismo dello sconto immediato in fattura.

Sembra che non saranno presentati neanche gli emendamenti per far slittare al 2021 il pagamento delle spese deliberate dal condomìni nel 2020.