Estensione del Superbonus al 2022, o addirittura al 2025, inclusione di
alberghi e tutte le seconde case, tranne quelle di lusso, agevolazione delle spese per la diagnosi energetica e sismica, anche non seguita dai lavori. Sono alcune delle proposte contenute nei
1294 emendamenti segnalati al Decreto Rilancio, su cui la Commissione Ambiente della Camera inizia ora il confronto.
Superbonus, proroga al 2022 (o al 2025?)
Un gran numero di emendamenti chiede la proroga della durata del superbonus,
che il DL 34/2020 ha fissato al 31 dicembre 2021. Le ipotesi spaziano dal più realistico 2022, proposto e annunciato già nei giorni scorsi, da vari esponenti della maggioranza, al 2023 o 2025,
chiesti dalle opposizioni. Un orizzonte di lungo periodo sarebbe di sicuro utile alla programmazione degli interventi che, soprattutto in condominio, spesso richiedono procedure complesse, ma è
più probabile che passi una soluzione compatibile con le coperture
esistenti.
Superbonus per seconde case e alberghi
Da più fronti è arrivata la richiesta di includere nel superbonus tutte le
seconde case, ad eccezione di quelle di
lusso. Al momento le seconde case sono ammesse al superbonus per la
riqualificazione energetica solo se situate in un condominio. L’esclusione degli edifici unifamiliari non risponde però all’esigenza di efficientamento di tutto il patrimonio
costruito.
Alla detrazione maggiorata potrebbero accedere anche strutture ricettive e
alberghi, che avrebbero così l’occasione per riqualificare e mettere in
sicurezza le loro strutture. L'estensione a seconde case e alberghi rientra tra gli obiettivi della maggioranza.
Superbonus per diagnosi energetica e sismica senza lavori
Alcuni emendamenti chiedono si agevolare con il superbonus le spese per la
diagnosi energetica e sismica degli immobili anche se alla classificazione non faccia seguito la realizzazione dei lavori. Nel caso in cui, in un secondo momento, si decida di realizzare gli
interventi, le spese sostenute per la diagnosi saranno conteggiate ai fini del raggiungimento del tetto di spesa e del calcolo della detrazione. L'intenzione di estendere la detrazione maggiorata
anche alle diagnosi non seguite da lavori è stata manifestata dagli esponenti della maggioranza durante il webinar organizzato da Edilportale.
Sismabonus, tetto di spesa a 130mila euro
La maggioranza, come annunciato nei giorni scorsi, ha chiesto di elevare da 96mila a 130mila euro il tetto di spesa su cui calcolare il sismabonus e ha proposto di agevolare anche le spese per la locazione temporanea o l’utilizzo provvisorio di soluzioni abitative alternative per un limite massimo di spesa di 6mila euro e per un periodo non superiore a un anno.
Superbonus per professionisti e imprese
Per favorire la riqualificazione del maggior numero di immobili, da più gruppi
politici è stata formulata la richiesta di includere tra i beneficiari anche i professionisti e
le imprese, al momento espressamente esclusi. Un passaggio che darebbe la possibilità di
efficientare e mettere in sicurezza anche studi professionali e altri edifici destinati all’esercizio dell’attività professionale o di impresa.
Superbonus per fotovoltaico e impianti
La maggioranza propone di inserire, tra gli interventi sugli impianti
agevolati con il superbonus, l’installazione di collettori
solari, caldaie alimentate a biomassa e impianti di microcogenerazione,
ma anche gli interventi necessari per la sostituzione della canna
fumaria collettiva esistente mediante sistemi fumari multipli o
collettivi nuovi, compatibili con apparecchi a condensazione.
Chiesta inoltre l’agevolazione non solo per gli impianti fotovoltaici
installati sugli edifici, ma anche per quelli sulle pertinenze, subordinando in entrambi i casi il bonus alla cessione in favore del GSE dell’energia non autoconsumata in sede o non condivisa per l’autoconsumo.
Superbonus per la qualità e la sicurezza ambientale
Per rispondere ad esigenze di qualità e sicurezza dell’ambiente in cui gli
edifici si collocano, gli emendamenti propongono l’estensione del Superbonus agli interventi di sistemazione a verde e al “verde
tecnologico” cioè verde pensile su tetti, solai, terrazze, lastrici
solari e pareti verticali, che unisce alla ristrutturazione dell’edificio la mitigazione delle temperature.
Tra le proposte spicca inoltre quella di riconoscere il Superbonus
ai sistemi di captazione e
recupero delle acque meteoriche per uso domestico, a condizione
che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi maggiori, fino a un ammontare complessivo delle spese non superiore a 30mila euro.
Per favorire la sicurezza del territorio, è stato inoltre proposto il
Superbonus per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio
idraulico, quali la trasformazione delle superfici impermeabili in
superfici permeabili, la realizzazione di opere per conseguire l’invarianza idraulica rispetto alle condizioni preesistenti all’edificazione, la delocalizzazione dei fabbricati esistenti nelle
fasce fluviali e nelle aree classificate a rischio nei piani di assetto idrogeologico (PAI) o nei piani di gestione del rischio di alluvione (PGRA).
Sono stati infine proposti gli incentivi maggiorati anche per la rimozione
dell’amianto e delle barriere
architettoniche.
Superbonus e semplificazione delle procedure
Per evitare che gli strascichi della pandemia rallentino l’avvio dei lavori,
le assemblee
condominiali dovrebbero potersi svolgere
in videoconferenza,
nel rispetto di criteri di trasparenza e tracciabilità, purché siano individuati sistemi che consentano di identificare con certezza i partecipanti e sia garantita la pubblicità delle
sedute.
Congruità e sanzioni
Il Decreto Rilancio prevede, tra i vari compiti del professionista,
l’asseverazione sulla congruità delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi agevolati. Dato che non ci sono altri riferimenti, alcuni emendamenti propongono che la congruità sia
asseverata applicando il prezzario
regionale o, in sua assenza, quello della regione più
vicina.
Dalla maggioranza è arrivata la proposta di raddoppiare le sanzioni a carico
dei professionisti in caso di asseverazioni infedeli. Le multe ammonterebbero
così da un minimo di 4mila euro ad un massimo di 30mila euro (oggi partono da 2mila euro e arrivano a 15mila euro). Il Decreto Rilancio, lo ricordiamo, stabilisce inoltre che i
professionisti dovranno stipulare
una polizza di
assicurazione da 500 mila euro per il risarcimento di eventuali danni provocati dalla propria attività di asseverazione.
Superbonus, idee per sfruttarlo al massimo
Gli emendamenti propongono una serie di soluzioni per evitare che,
eventuali riduzioni di
reddito implichino la perdita del beneficio fiscale. Alcune delle
proposte segnalate prevedono che, qualora nel corso del periodo di fruizione del beneficio si verifichi una riduzione reddituale di almeno il 20% rispetto alla dichiarazione dei redditi dell’anno
precedente, tale da determinare l’impossibilità di sfruttare la detrazione totalmente o in parte, il beneficiario possa traslare la quota di detrazione non usufruita all’anno successivo o
prevedere un allungamento temporale per recuperare gli importi non detratti.
Altre proposte prevedono che il contribuente possa scegliere se recuperare la
detrazione in 5 o 10
anni. In questo modo, anche chi ha capienza fiscale inferiore potrebbe
recuperare le spese sostenute.
Bonus ristrutturazioni, ecobonus e acquisto case in classe A e B
Oltre al potenziamento del Superbonus, dagli emendamenti emerge la volontà di
rafforzare il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus, posticipando la loro scadenza al 31 dicembre 2021.
Dall’opposizione arriva inoltre la richiesta di far rivivere, fino al 31
dicembre 2023, il bonus per l’acquisto di case ad alta efficienza energetica in classe A e B. L’agevolazione è scaduta il 31 dicembre 2017.