13/03/2024 - Via libera del Parlamento Europeo alla Direttiva Case Green. La
norma, che punta alle emissioni zero entro il 2050, è stata approvata con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti dopo intensi negoziati e proteste da parte degli esponenti politici che
ritengono gli obiettivi troppo stringenti.
Gli obiettivi della Direttiva Case Green per l’efficienza energetica
Dal 2028, gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a emissioni zero. Dal 2030 l’obbligo
si applicherà anche ai nuovi edifici a destinazione residenziale.
Per quanto riguarda gli edifici pubblici esistenti, almeno il 16% di quelli con le peggiori prestazioni
dovrà essere efficientato entro il 2030 e almeno il 26% entro il 2033.
Nell’ambito degli edifici residenziali esistenti, i consumi dovranno essere ridotti del 16% entro il 2030
e del 20% o 22% entro il 2035.
Dal 2040 le caldaie a gas dovranno essere eliminate e dal 2025 non sarà più possibile incentivarle. Gli incentivi dovrebbero
restare per l'installazione di impianti di riscaldamento ibridi, come la combinazione di una caldaia con un impianto solare termico o con una pompa di calore.
Non è invece passata l’ipotesi di introdurre classi energetiche armonizzate.
Cosa accadrà ai bonus con la Direttiva Case Green
Per centrare questi obiettivi, i Paesi membri dovranno adottare misure in grado di favorire la
riqualificazione energetica. I Governi potranno prevedere delle esenzioni, ad esempio per gli edifici storici, agricoli, militari e per quelli utilizzati temporaneamente. Tutti i Paesi dovranno
ad ogni modo concentrarsi sugli edifici più energivori: sarà infatti necessario garantire che il 55% della riduzione dei consumi medi derivi dalla riqualificazione degli edifici meno
performanti.
I nuovi vincoli della direttiva avranno un impatto sui bonus edilizi. Ricordiamo infatti che l’ecobonus
scadrà alla fine del 2024 e il Superbonus a fine 2025.
Si può immaginare che il nuovo sistema degli incentivi non cambierà molto. La direttiva consente infatti
ai Paesi membri di adottare misure che prevedano la riduzione delle tasse, come le detrazioni fiscali fino ad ora utilizzate, ma anche forme di risparmio come lo sconto in fattura. Sono inoltre previsti fondi di garanzia.
Direttiva Case Green, i prossimi step
Il testo deve ora ricevere il via libera del Consiglio europeo e poi potrà essere pubblicato in Gazzetta per entrare in vigore. Entro due anni i Paesi membri dovranno recepire le norme della Direttiva nei propri ordinamenti.