Responsabilità e doveri dell’amministratore condominiale: prevenire contestazioni e trasferire responsabilità
Gli obblighi dell'amministratore di condominio sono numerosi
e ben noti a chi lavora nel settore. Questi obblighi hanno origine nel codice civile, in particolare nelle norme che riguardano il condominio degli edifici. A queste si aggiungono gli obblighi
previsti dalla legislazione nazionale ed europea. L'amministratore è quindi tenuto a rispettare:
- Obblighi ordinari e generali stabiliti dal codice
civile;
- Obblighi relativi a opere straordinarie autorizzate
dall'assemblea;
- Tutti gli altri obblighi derivanti dalle normative
nazionali ed europee.
I doveri ordinari dell'amministratore di condominio
includono la gestione e la manutenzione delle parti comuni. In breve, il professionista deve gestire gli aspetti economici, preparando e presentando i bilanci per l'approvazione in modo
tempestivo e riscuotendo le quote condominiali, oltre a curare le manutenzioni necessarie per garantire la sicurezza e l'efficienza dell'edificio.
Questi doveri si accompagnano a tutti gli altri obblighi
imposti dalla legislazione nazionale ed europea, che devono essere applicati in base alle diverse realtà immobiliari gestite. Un esempio è l'obbligo recente di effettuare analisi periodiche
dell'acqua potabile negli impianti condominiali.
In caso di emergenza, un ruolo fondamentale
dell'amministratore è quello di intervenire tempestivamente in situazioni di urgenza o pericolo per garantire la sicurezza dell'edificio. Di fronte a un rischio immediato, come un cornicione in
pericolo di caduta, l'amministratore deve agire rapidamente, adeguando l'intervento alla gravità della situazione.
L'obiettivo non è realizzare lavori di grande entità come
rifare il tetto, ma piuttosto rimuovere le parti pericolose, limitare l'accesso alle zone a rischio se necessario, e richiedere preventivi per le riparazioni definitive e
successive.