Il 24 luglio 2024, il Decreto Salva Casa è stato convertito in legge. Le norme per la sanatoria edilizia 2024 sono diventate operative in seguito all'approvazione del Senato con 106 voti a favore, 68 contrari e un astenuto.
Il testo ratificato è lo stesso che è stato approvato dalla Camera la settimana precedente, nonostante i tentativi dell'opposizione di bloccarne l'iter legislativo presentando numerosi emendamenti in Commissione.
L'opposizione ha tentato anche di sollevare una questione pregiudiziale in Aula, richiedendo di non procedere all'esame del testo poiché non affronta il problema dell'emergenza abitativa, ma introduce un nuovo condono edilizio.
Nonostante ciò, i tentativi di fermare la sanatoria edilizia 2024 non hanno avuto successo e le disposizioni del Decreto Salva Casa saranno presto attive.
Le modalità della sanatoria edilizia 2024 prevedono che privati e Amministrazioni possano richiedere il permesso di costruire o la Scia in sanatoria, con l'assistenza di un tecnico che certifichi la conformità degli interventi alle normative urbanistiche e edilizie vigenti.
Per la sanatoria, è previsto il pagamento di una sanzione pari al doppio del contributo di costruzione per il permesso di costruire, mentre per la Scia in sanatoria la sanzione è equivalente al doppio dell'incremento del valore venale dell'immobile, con un importo che varia da 1.032 euro a 10.328 euro.
In caso di mancata risposta del Comune, si applica il silenzio-assenso.
È stato inoltre esteso il termine per la rimozione degli abusi edilizi non sanabili: da 90 a 240 giorni, in presenza di documentate necessità sanitarie o gravi difficoltà socio-economiche.
Infine, è stata abolita la doppia conformità per la sanatoria edilizia 2024, permettendo ai privati e alle Pubbliche Amministrazioni di regolarizzare difformità parziali e variazioni significative, a condizione che le opere siano conformi alle normative vigenti.